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La religione persiana sotto gli Achemenidi non fu dunque tutta "pagana", come non fu tutta zoroastrica: fu, in certo gli elementi tradizionali e quelli confessionali , senza fondersi né respingersi a vicenda, trovarono tuttavia un loro modus vivendi sotto la vigile tutela del sovrano: di quei sovrani i quali certo non smentirono nella politica religiosa interna quelle loro qualità di moderatori onde seppero regolare all'estero le competizioni religiose fra i popoli molti e diversi ed eterogenei che furon soggetti al loro vastissimo impero. Per quanto questo o quello dei re di Persia sia stato personalmente disposto a favorire il Zoroastrismo, certo nessuno giunse mai fino ad essere intollerante verso la religione tradizionale. (it) |