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Pascoli era uno dei tre grandi poeti che si contendevano la scena italiana d'inizio secolo, gli altri erano Carducci e d'Annunzio, e naturalmente c'era grande rivalità; ma quando morì Pascoli nel 1912, d'Annunzio, che pure era il suo grande avversario, inviò alla sorella un telegramma, che diceva: «Giovanni Pascoli è il più grande e originale poeta apparso in Italia dopo il Petrarca. Questo sarà riconosciuto quando l'Italia rinnoverà anche le vecchie tavole dei valori poetici». E infatti è autore più volte riscoperto. (it) |