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Verso la metà del Quattrocento, poco tempo prima che Joahn Gutenberg inventasse a Magonza la stampa a caratteri mobili e mentre ancora i libri erano pazientemente manoscritti dagli amanuensi e illustrati dai miniatori, a Firenze un orafo di nome Maso Finiguerra, esperto incisore in argento e che soleva riempire i solchi delle sue incisioni con un sostanza nera, il nigellum, affinché meglio risaltasse il disegno, ebbe la genialissima idea di sperimentare gli effetti del suo lavoro applicandovi sopra della carta umida e «aggravandovi sopra un rullo tondo», come disse il Vasari, per ottenerne delle stampe. Per questo egli è considerato l'inventore dell'incisione. (it) |