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Il verso, verosimilmente l'§§§incipit§§§ del poema, è la dotta e raffinata trasposizione nella lingua e nella cultura di Roma del celebre inizio dell'Odissea: §§§àndra moi ènnepe, Moûsa§§§ (leggi §§§Musa§§§)§§§, polỳtropon§§§. Il verbo §§§inseco§§§, raro e arcaico (qui imperativo), ha la stessa radice del verbo greco (a anche ad esempio dell'inglese §§§to say§§§ e del tedesco §§§sangen§§§, «dire»); §§§versutum§§§ è parzialmente un calco su §§§polỳtropon§§§ (§§§verto§§§ / §§§verso§§§ = greco §§§trèpō§§§ / §§§tròpos§§§); la Musa greca è romanizzata in §§§Camena§§§ (le §§§Camenae§§§ o §§§Casmenae§§§, antiche divinità latine delle fonti, furono assimilate alle Muse per la consonanza del nome, certamente etrusco, con §§§carmen§§§)." (Gian Biagio Conte) (it) |