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La frase, citata dal filosofo animalista Tom Regan in epigrafe all'edizione italiana di un proprio libro, risulta decontestualizzata da un discorso tenuto dal cardinal Biffi cinque anni prima, in un convegno dedicato a Solov'ëv, nel periodo in cui ricorreva il centenario della morte del filosofo russo. Condividendo il pensiero di Solov'ëv, Biffi sottolineò come i valori «nuovi», anche se positivi, possano rappresentare un pericolo per la Chiesa nella misura in cui siano slegati dalla fede: «In lui, come qui è presentato, non è difficile ravvisare l'emblema, quasi l'ipostatizzazione, della religiosità confusa e ambigua di questi nostri anni; egli sarà un "convinto spiritualista", un ammirevole filantropo, un pacifista impegnato e solerte, un vegetariano osservante, un animalista determinato e attivo. (it) |