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Einstein affermava spesso che Dio non gioca a dadi (esprimendo in tal modo il suo disappunto verso la meccanica quantistica) e in una di queste occasioni pare che Bohr abbia risposto al collega utilizzando queste parole. Nonostante l'aneddoto venga riportato molto spesso, mancano fonti attendibili a sostegno. D'altra parte, alcune fonti riportano un episodio molto simile. Lo stesso Bohr infatti, ricordando l'incontro con Einstein al congresso Solvay del 1927, scrive: «Da parte sua, Einstein ci chiese scherzando se potevamo credere effettivamente che la Provvidenza divina fosse ricorsa al "giuoco dei dadi", al che io replicai facendo osservare che già gli antichi pensatori avevano ammonito di essere molto cauti nel definire gli attributi della Provvidenza col linguaggio comune.» Anche Werner Karl Heisenberg, presente in quell'occasione, ricorda la battuta: «Al che Bohr poté soltanto rispondere: "Ma non tocca a noi dire a Dio come deve far andare il mondo. (it) |