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Soldato che Hans Carossa ricorda, ponendone la figura in forte rilievo, nel suo Diario di guerra. In una lettera dal fronte Glavina scrive: " Sì; se andiamo in cerca di fatiche e pericoli, così come ci vengono incontro, ci prepariamo per fatiche più nobili, pericoli più reali. Io sono come un uomo d'azione che non conosce ancora la sua azione. «Rapisci la luce alle fauci del serpente!» Qual è la voce che mi grida a volte queste parole nel sonno profondo?"(nota di diario del 16 ottobre 1916, p.28 del Diario di guerra di Hans Carossa); da Hans Carossa, §§§Diario di guerra§§§, traduzione di Anita Rho, Sperling & Kupfer, 1941 (it) |