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È l'espressione attribuita al ministro degli esteri francese Horace Sébastiani, che avrebbe così risposto al Parlamento a proposito della brutale repressione dell'impero russo nel 1831, a fronte dell'insurrezione polacca. È stato contestato il tenore letterale dell'espressione, ma la frase è diventata emblematica dell'indifferenza rispetto a gravi avvenimenti: Sébastiani era ministro di re Luigi Filippo, portato al trono da una rivoluzione, e i liberali si aspettavano un atteggiamento di simpatia verso la rivoluzione polacca. (it) |