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Citazione errata: In italiano, «gli scritti volano, le parole rimangono». Tale citazione non è certamente originale (è presente, ad esempio, in Jean Ajalbert, Clémenceau, Parigi, Gallimard, 1931), ma è un'espressione che utilizzava sovente. Essa deriva dalla locuzione latina «verba volant, scripta manent», che trae origine da un discorso di Caio Tito al senato romano. «La sua scrivania era stracolma di articoli e lettere: lui rispondeva con quella strana espressione a chi gli chiedeva quando sarebbe riuscito a leggere quella montagna di messaggi di ogni genere. Sorridente, quasi sornione, nel pronunciarla mimava con la mano il volo di tutte quelle carte piene di matematica – provenienti da tutte le parti del mondo – verso la finestra del suo studio, che si affacciava sulla bellissima Piazza dei Cavalieri. Chi la sentiva rimaneva divertito, senza magari accorgersi immediatamente che dietro a quel motto si muoveva una fondamentale questione di linguaggio. Insomma, leggerò quando ascolterò. (it) |