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Diversi governi capitalistici, nonostante l'esistenza di parlamenti «democratici», sono controllati dalle grandi banche. I parlamenti dichiarano che sono loro a controllare i governi. In realtà, invece, avviene che la composizione dei governi è fissata in precedenza dai maggiori consorzi finanziari, i quali controllano anche l'operato dei governi. Chi non sa che in nessuna potenza capitalistica può essere formato un gabinetto contro la volontà dei maggiori magnati della finanza? È sufficiente una piccolissima pressione finanziaria perché i ministri volino via dai loro posti come dei fuscelli. Questo è un vero e proprio controllo delle banche sui governi, nonostante l'apparente sovranità dei parlamenti. (it) |