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Quando avevo 16 anni, stavo per passare alla Fiorentina. Ma durante un controllo di routine il medico ha scoperto che c'era qualcosa che non andava. "Federico, sembra che ci sia un problema. Hai il cuore allargato. È possibile che tu non sia in grado di continuare la tua carriera". Non potevo crederci. Mi sono rifiutato di sentirlo. "Abbiamo bisogno di monitorarlo da vicino nelle prossime settimane", ha detto il medico. "E nel frattempo, non potrai giocare a calcio per 6 mesi". Sapevo di essere in una fase critica della mia carriera. È stata una giornata terribile, terribile. Vivevo da solo a Firenze, a 16 anni, e non avevo niente da fare. Ho cercato di tenermi occupato, ma sono stati i 6 mesi più difficili della mia vita. Il tempo passava. Innumerevoli visite di controllo, visite specialistiche e riunioni, e, alla fine, con qualche cambiamento nella dieta e con un farmaco, tutto si è risolto. Quando si affronta una cosa del genere penso che, in un certo senso, sia impossibile non cambiare. Sono diventato più consapevole di quanto possa risultare fragile l'uomo, e di quanto ero e sono fortunato a essere nella posizione in cui mi trovo. (it) |