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In Bonacina l'architettura, quasi sempre vista in relazione al paesaggio naturale, pur salda nei perimetri e spesso affastellata nella scansione prospettica, così da apparire talvolta come un'unica massa tettonica, si accende invece di tutte le gamme tonali della colorazione pastello ed è inserita in una spazialità arcaica, quattrocentesca, a larghe maglie, lucida misura di un'immagine primitiva della rappresentazione del paesaggio che nel mondo contadino e rurale valligiano, dimenticato all'inizio del XX secolo dallo stravolgimento meccanicistico delle avanguardie, ritrova qui il gusto per i ritmi lenti del perpetuarsi del ciclo vitale delle stagioni e del lavoro dell'uomo. Cosa di più saldo alla tradizione? (it) |