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Il conte d'Artois, con più cavalleria e sincerità d'animo del fratello, portava un odio implacabile alla rivoluzione e agli uomini da quella innalzati: queste repugnanze non le dissimulava; la sua espressione era graziosa coi suoi amici, spesso increscevole pei suoi nemici . Amabile e gaio gentiluomo, ultimo avanzo della nobiltà, discordava da Luigi XVIII, cuore così politico; amava affrontare audacemente i pericoli delle intraprese e le pratiche dei partiti; nulla dissimulava e poco negoziava, faceva la guerra arditamente ai principj della rivoluzione; solo mancava del coraggio militare che avrebbe potuto fargli acquistare fortuna. (it) |