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Tre grandi tenori si disputavano a quell'epoca il primato... tre vere glorie dell'arte, meraviglioso assieme di qualità riunite che davano sincero diletto allo spirito, udendoli e vedendoli sulla scena... Roberto Stagno, Giuliano Gayarre e Angelo Masini. Quantunque cantassero lo stesso repertorio, permettendosi di affrontare i generi più disparati, andando dagli Ugonotti al Barbiere di Siviglia, pure ognuno conservava nell'interpretazione la propria personalità e la propria natura di artista, in modo che le opere acquistavano attraverso l'anima e il sentire di ognuno, un carattere proprio, e una propria natura;... e si diceva allora... «Andiamo a sentire gli Ugonotti di Stagno... gli Ugonotti di Gayarre... gli Ugonotti di Masini!...» e non gli Ugonotti di Meyerbeer. (it) |