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Non soltanto nei lineamenti del corpo ma anche nelle particolarità dell'anima c'è una somiglianza che dai genitori, come in uno specchio, si riflette nei figli; vale a dire somiglianza di costumi, di disposizioni naturali, d'inclinazioni. Ma la ricettività delle somiglianze e delle differenze appartiene al corpo; quindi anche l'anima è corporea, essendo soggetta alla somiglianza e differenza. Inoltre alterazioni e accidenti non si da cose corporee a incorporee e viceversa; ma ecco che l'anima soffre insieme al corpo, partecipando al suo dolore se esso è battuto, ferito, piagato; e il corpo con l'anima, partecipando alla sua tristezza, se essa è afflitta da preoccupazioni, da angosce, dall'amore, come sentendo venir meno una forza a lui associata, di cui col suo rossore e col suo pallore attesta la vergogna e la paura. Dunque l'anima è corpo, per la partecipazione degli accidenti del corpo. (it) |