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Anche nella morale Cristiana la parte avuta da influenza e meridionali e non arie è abbastanza visibile. Che sia di fronte a un Dio, e non ad una dea, che non si riconosce spiritualmente alcuna differenza fra uomo e uomo e si elegge per supremo principio l'amore, è di poco momento. Questa eguaglianza appartiene essenzialmente ad una concezione generale, una variante della quale è quel "diritto naturale", che aveva trovato modo di insinuarsi nel diritto romano della decadenza: è in funzione antitetica rispetto all'ideale eroico della personalità, al valore dato a tutto ciò che un essere differenziandosi, dando a se stesso una forma, conquista per sè in un ordine gerarchico. (it) |