so:text
|
Ci dispiace dover ancora una volta constatare che un vescovo di Santa Romana Chiesa accomuni facto la Massoneria alla stessa stregua di associazioni mafiose o di persone condannate e che, con apposito decreto, neghi a persone oneste e di buoni costumi di far parte di confraternite per il solo ed esclusivo motivo di essere liberi muratori. Naturalmente resta a tutt'oggi pendente la questione della scomunica che – pur attenuata dalla modifica dell’articolo 1374 del Codice Canonico con la scomparsa del preciso riferimento alla Massoneria e la trasformazione della "scomunica" in "giusta pena" – pende tutt'ora su milioni di liberi muratori.
Una "pena ingiusta" ci appare sicuramente la sua decisione di escludere i massoni dalle Confraternite. (it) |