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Lo sviluppo integrale non è riducibile alla mera crescita economica perché il primo presuppone una dimensione meta-economica che il mercato non produce da sé; come, tra gli altri, ci hanno insegnato i padri dell'economia sociale di mercato, a partire da Wilhelm Röpke e da Luigi Sturzo. In pratica, significa ammettere che si possa dare una crescita senza lo sviluppo, perché esiste un profitto di monopolio, un profitto di guerra; perché esiste il profitto di chi pretende di raccogliere senza aver prima seminato, di chi si approfitta delle strette relazioni con il potere, di chi devasta la terra, di chi traffica in droga e in armi; perché esiste un profitto di chi consuma in modo dissennato le ricchezze prodotte dalle generazioni precedenti e di chi scarica i costi del presente sulle generazioni future. (it) |