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Io sono una grande lavoratrice e per questo stare ferma da un anno senza fare concerti è stata dura. Sanremo mi ha regalato la gioia di poter cantare con una grande orchestra e questa cosa mi ha rincuorato. Sì. Inoltre mi piaceva l'idea di partecipare insieme a tanti ragazzi giovani, che potevano essere i miei figli o i miei nipoti. Questa è stata un'esperienza bella, unica, che però spero non si ripeterà più in questo modo. Perché vivere un Sanremo così isolati, facendo le interviste online o arrivare al teatro da sola è stato per me un po' desolante. Non c'era la gente, non c'era neanche un fiore, non sembrava neanche Sanremo. Solo dietro il palco l'atmosfera era la stessa. La stessa confusione di venti anni fa, con gente che inciampa sui cavi, che entrava nel modo sbagliato e l'assistente di studio sempre arrabbiato. Quando entravi sul palco però, vedevi questa immensa orchestra e le poltrone che con le ombre sembravano occupate. Per fortuna non vedevamo la desolazione dei posti vuoti. (it) |