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Verso le otto, non soffiava più un alito di vento. Il cielo sembrava di lapislazzuli, la luna, come una regina immacolata, risplendeva sola in mezzo all'azzurro e i suoi fasci di luce tremolavano sulla distesa dell'acqua, simili a torrenti di latte. Non ci sono parole adeguate per esprimere la grazia e la dolcezza delle montagne avvolte nella loro ultima tinta, nel viola vaporoso del loro manto notturno. Il molo, la foresta di barche, colle loro masse nere e cupe, le rendevano ancora più suggestive; e Chiaia a destra, girando intorno al golfo con la sua cintura di case illuminate, gli faceva una corona di fiamme.
Da tutte le parti, brillano i fanali; la gente all'aria aperta chiacchiera ad alta voce, ride e mangia. Questo cielo è una festa per se stesso. (it) |