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Ai tempi di Vasari, l'arte non solo era al servizio del mercato, molto peggio. Alla bottega del Verrocchio, dove imparò il mestiere Leonardo Da Vinci, si fabbricavano anche fibbie, scudi, elmi, else di spade, borchie di ogni foggia, in quanto l'artista era in sostanza un artigiano, e fuori dalla bottega al servizio delle committenze. Gli ordini importanti erano più o meno importanti opere propagandistiche: o propaganda fide o di qualche casa regnante o di qualche casata nobiliare. Quando Giulio II chiamava Michelangelo non chiamava soltanto un pittore ma il massimo mezzo tecnologico di persuasione visiva di cui un potere assoluto potesse disporre.
Attenzione quindi a andare per chiese e musei e scambiare le forme per contenuti degli artisti . (it) |