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Mentre il Garofalo nelle opere testé segnalate della sua prima epoca si mantiene artista genuino, naturale, ardito, risoluto e talvolta anche grandioso, altrettanto lontano da quel comune e prosaico realismo che va a genio alle persone grette, quanto da quel nebuloso idealismo, che attrae particolarmente in un'opera d'arte il filosofo e l' con tanto d'occhiali e lo invita a salire nelle nubi, così vediamo lo stesso pittore sostanzialmente mutato nel quadro molto ammirato della nostra Galleria Borghese, ove è rappresentata la Sacra Famiglia con parecchi Santi. Anche in questo quadro il Garofalo è ancora un pittore gentile e coscienzioso, anzi è evidente che per certi rispetti la sua tecnica è progredita, ma il suo disegno è divenuto più fiacco, le sue pennellate più molli, il suo concetto del carattere umano più meschino, più languido, più convenzionale. (it) |