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Le obbiezioni colle quali si pretende di legittimare o di scusare il suicidio, e che sono le più comuni, quanto sono le più apparenti o speciose noi le riscontriamo nelle seguenti:
1." La natura vuole l'uomo felice; dunque essa nell'infelicità autorizza il suicidio.
2" Tra due mali può sempre aver luogo la scelta del minore e perciò del suicidio.
3." La natura ci attornia di oggetti tendenti alla nostra distruzione, ella adunque approva il suicidio.
4." L'uomo quando è inutile a sé ed agli altri non offende più alcun dovere col suicidio.
5." Si può esporre la vita per altri doveri; dunque anche per quello della felicità.
6." Il suicidio si commette sempre nello stato di pazzia; dunque non può essere imputato a disonestà o a colpa.
7." Il suicidio è determinato da un'irresistibile tendenza nel punto nel quale si commette; dunque esso non è più imputabile, siccome non libero.
8." Il suicidio fu qualche volta ammesso dalle leggi e dai filosofi: dunque esso non è di quelle immoralità che si tennero sempre ed assolutamente per tali. (it) |