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Io di Marco Giallini sono amico e un fan sfegatato da spettatore. Ci conosciamo da 3,87, il corto d'esordio di Valerio Mastandrea, era una vita fa. Conoscendoci abbiamo subito eliminato ogni convenevole, sapevo che ci saremmo trovati bene e quindi c'è stato solo il piacere di lavorare insieme, dell'andare sempre oltre a ogni ciak, di farci sorprendere l'uno dall'altro, anche grazie alla totale libertà di spazi, tempi, contenuti che ti lascia un regista come Daniele Luchetti. A volte dovevo impormi di non ascoltarlo, altrimenti finivo per ridere o avere reazioni che avrebbero rovinato la scena. (it) |