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L'arte che, nei primordi della civiltà di quei due paesi, aveva toccato un grado rimarchevole di libertà e di esattezza nella rappresentazione del vero, e che aveva prese le mosse da un'acuta osservazione della natura, fu soffocata, nel suo sviluppo, dall'influenza jeratica, così che ha finito per perdere ogni genialità, e decadde nella monotona espressione di forme prestabilite e di simboliche. L'artista, in Egitto e in Mesopotamia, scomparve; non rimase che l'artefice il quale rigorosamente seguiva i dettami di un sacerdotale. Quale differenza con lo sviluppo dello spirito ellenico! (it) |