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Oltre l'80 per cento delle donne egiziane ha subito la clitoridectomia o l'infibulazione. Il governo vorrebbe proibire questa pratica, in vigore sia tra i musulmani che tra i cristiani, per il danno che arreca alla salute fisica e sessuale delle donne, nonché per le sue conseguenze sulla crisi delle coppie che sfocia in divorzi e nella diffusione della droga. Ma gli islamici difendono la rimozione di "quella protuberanza", ritenendola all'origine della libidine e della prostituzione femminile. (it) |