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La generale caduta di stile politico – del piacione di turno che ambisce a guadagnare consensi mescolando il piano pubblico con quello privato, salvo poi invocare la privacy – fa rimpiangere i tempi in cui un sano pudore impediva almeno alle maggiori cariche di oltrepassare i limiti del bon ton. Senza arrivare all'anacronismo bacchettone dei «pofferbacco» o dei «maramaldo». Ma ci sarà pure una via di mezzo tra il bizantinismo forense da Prima Repubblica e l'intemperanza da bar, tra l'allusività in punta di fioretto e lo svacco. (it) |