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I grandi scrittori epici, come Goethe e Keller, non perdono mai di vista l'insieme. Ad ogni istante essi commisurano l'importanza effimera dell'episodio, qualunque ne sia il fascino di dolore e di gioia, alle vaste linee che tutta racchiudono la nostra esistenza. Ciò è reso possibile dalla loro facoltà di pensiero prospettico. I poeti lirici guardano la vita nel modo opposto. L'incanto dell'idillio, l'esultanza del successo o l'accoramento per un avverso destino li assorbono completamente, escludendo ogni capacità mentale di misura. Gli episodi di primo piano assumono nel loro spirito colori tali da rendere false le tonalità dello sfondo. (it) |