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Io non sarò il tuo erede, Giovanni. Siamo onesti, come te non c'è stato nessuno e non ci sarà più nessuno. Mica solo per lo sport. Se c'è un libro di gastronomia da salvare, è "La pacciada", che hai scritto tu con Luigi Veronelli. Che adesso starà bevendo in memoria tua. Se si vuol capire qualcosa di ciclismo, degli anni eroici del ciclismo, bisogna leggere "Addio bicicletta", l'hai scritto tu un sacco di anni fa. E pochi letterati da Strega e da Campiello avrebbero descritto il paese di Coppi come hai fatto tu. (it) |