Mention127546

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so:text Tra l'essere e il non essere, Napoli appare. Siamo davanti alle rovine di un paese felice da cui giungono i primi segni di vita. Gli scampati chini a raccogliere la propria ombra stendono il sole, luminoso prima che caldo. Si lasciano accogliere nelle strette di quel paesaggio ormai illeso e silenzioso al quale è stata tolta la parola. Di colpo, come da una pietra smossa, brulicano i bambini e al loro salto – di casa in casa, sembra –, al loro risalire, la platea di sasso scoscende nell'Ade o s'alza nella sua scena. La luce pesca tutti a uno a uno. Assenti le voci, e pure udite per quell'assiduo fervore, i vivi provano le braccia, le gambe, gli occhi di cui ancora non sanno che fare. Crediamo di vedere, remoto nel suo avvenimento, un passato giunto a noi da secoli di luce. , p. 219) (it)
so:isPartOf https://it.wikiquote.org/wiki/Alfonso_Gatto
so:description In Un poeta e la sua città (it)
so:description Citazioni di Alfonso Gatto (it)
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Triples where Mention127546 is the object (without rdf:type)

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