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Trovare il tono giusto era la chiave fondamentale per la riuscita. Fin dall'inizio sentivo che non poteva essere un film leggero vista la materia trattata, durante le riprese insieme a Charlie e gli altri attori cercavamo però di alleggerire il peso, soprattutto a fine giornata di lavoro. Volevo fare un film che in qualche modo parlasse al nostro presente: il linguaggio parlato in King Arthur è contemporaneo, era importante che il pubblico più giovane potesse relazionarsi alla storia e ai personaggi quindi ho scelto un accento odierno. (it) |