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I leader iraniani avevano sempre visto la creazione britannica dello stato dell'Iraq nel 1921 come un deliberato atto di provocazione contro gli interessi dell'Iran. Vedevano l'Iraq come una base militare britannica nel Medio Oriente e la base aerea britannica di Habaniyah, vicino Baghdad, fu sempre considerata una minaccia ai giacimenti petroliferi dell'Iran nel Khuzestan. Nel 1941 le forze armate britanniche, usando l'Iraq come una piattaforma, invasero e occuparono l'Iran meridionale. Nel 1951-3 i britannici si servirono ancora dell'Iraq come base militare contro l'Iran durante la crisi della nazionalizzazione del petrolio. L'Iran si considerava il protettore naturale degli sciiti che costituivano il 60 per cento della popolazione dell'Iraq, così come dei Curdi che appartenevano alla più ampia famiglia etnica iranica. Per quel che riguardava le élites iraniane al potere non c'era stata alcuna giustificazione per aver trasformato la Mesopotamia in un nuovo stato-nazione. (it) |