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La tragedia restituì alla poesia greca la grande unità di tutto quanto è umano: in ciò non è paragonabile che all'epos omerico. Non ostante la ricchissima fecondità dei secoli intermedi, essa, per copia di sostanza e di forze plasmatrici come per ampiezza d'opera creativa, non è pareggiata che dall'epos. Appare come una rinascita del genio poetico della nazione greca, ma dalla Ionia questo è passato ora ad Atene. Epos e tragedia stanno come due imponenti sistemi montagnosi, collegati dalla serie ininterrotta delle catene minori loro appartenenti. (it) |