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Per noi riconciliazione e pace in questo momento di tensioni etniche sono una grande sfida. Dietro le tensioni c’è la concorrenza politica per le elezioni e ci sono sponsor internazionali dei conflitti, vediamo giochi di potere per destabilizzare il Paese. Parleremo coi nove governatori regionali, con i leader politici e religiosi e gli anziani prima delle elezioni. Gli diremo che la scelta ora è tra pace e distruzione. Diano un segnale al popolo perché la gente ha vissuto per secoli in pace e ora vuole uscire dalla povertà, non soffrire. Dopo i colloqui convocheremo una conferenza nazionale. (it) |