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Gordon, il notissimo inglese, uno dei riformatori più autorevoli ed eccessivi della messa in iscena, che nella rivista The Mask, svolge da qualche anno le sue teorie, ha una predilezione speciale per il colore.
Quantunque la sua riforma sia sopra tutto architettonica e riguardi le proporzioni tra persone e decorazioni sceniche, motivi forniti da ampie scalinate percorse da fanciulle in peplo o audaci prospettive di arti, quantunque le sue visioni siano sopra tutto originali, come osserva un nostro critico, per la grande musicalità degli spazi e delle linee, pure egli si è dedicato alla ricerca del cromatismo. E con Gabriele D'Annunzio fece a Firenze delle interessanti esperienze per creare una atmosfera luminosa ed evitare le violenze e la crudezza di luce e di ombra proprio dei proiettori. (it) |