Mention134076

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so:text una delle principali piaghe di Firenze era quella del giuoco clandestino, sotto le più svariate forme, e coi mezzi più disparati. Non c'era strada un po' appartata, o luogo solita- rio, specialmente lungo le mura della città, anche d'inverno, e nelle ore più calde dell'estate, per esser meno facilmente sorpresi, che non si incontrassero gruppi di giovinastri, e anche di uomini fatti e che avevano famiglia, i quali se ne stavano a sedere in terra facendo cerchio al banco, ed altri curvati dietro ad essi e quasi addosso, e in piedi i più lontani, intenti tutti e silenziosi a giuocare, rompendo spesso il silenzio con bestemmie e imprecazioni, quando qualcuno si riteneva derubato, avendo in ciò, raramente torto. Ma per la paura dei birri, si faceva tacere il turbolento che era costretto ad andarsene senza più un soldo in tasca. (it)
so:isPartOf https://it.wikiquote.org/wiki/Giuseppe_Conti_(bibliotecario)
so:description Firenze dopo i Medici (it)
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