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Dal punto di vista biologico fra uno strato che si è formato attraverso il depositarsi di diatomee o l'accumulo di coralli e una di quelle grandi colline erette dall'insediamento dell'uomo nel corso di molte generazioni non esiste differenza. In un caso come nell'altro troviamo resti di habitat mescolati alla polvere dei loro abitatori. Una metropoli sotto il cui asfalto si accumulano catacombe, sepolcri, rovine, macerie e calcinacci di cinquanta generazioni richiama alla mente una barriera corallina. La vita abita l'epidermide più superficiale e caduca, su cui muove i suoi tentacoli, si nutre e inscena i suoi giochi di guerra e d'amore. (it) |