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Uno dei cinque o sei film fondamentali della storia del cinema e, senza dubbio il film capitale del cinema muto. Finché il cinema esisterà e si proietteranno dei film, è verosimile che si continuerà a fantasticare su Nosferatu, ad ammirarlo, a studiarlo a interpretarlo. Sul piano formale, il film si allontana dall'espressionismo e lo trascende: prima d'ogni altra cosa per l'importanza che vi ha la Natura, per l'impressionante varietà di esterni reali che ne accrescono il romanticismo magico. Murnau s'abbandona totalmente al suo gusto della polifonia e del contrappunto, sul piano drammatico e cosmico. Nosferatu è prima di tutto un poema metafisico nel quale le forze della morte mostrano la vocazione – una vocazione inesorabile – ad attirare a sé, aspirare, assorbire le forze della vita, senza che nella descrizione di questa lotta intervenga alcun manicheismo moralista. (it) |