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Dei signorotti brutali altrettanto che ignoranti, ambiziosi, vani, avidi, maltrattano le misere genie de' proletari, strappano loro l'onore delle persone e le sostanze, la facoltà santissima della prole e del pensiero. Iloti, men che Iloti, paria men che paria, bruti, men che bruti, la plebe degradata in tutta l'umana natura ha perduto perfino l'istinto di lamentarsi; e pochi pomi di terra, qualche frusto di pane di segala e di saggina che si accordano come lusso sibaritico, solamente nelle grandi solennità e nei casi solenni di morbo, l'acqua pura delle fontane e scarso fuoco; ecco il sovrano agognare di quella gente. Il pensiero è in essi un ospite importuno e non trapassa il domani, non trapassa la stentata mercede del durissimo travaglio giornaliero. (it) |