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Non legge la musica e, comunque, non ne ha bisogno: ha un tale orecchio, una musicalità innata, un dono proprio di natura e poi ha un modo tutto particolare di valorizzare il testo di una canzone. Perché Mina si esprime molto in un brano e si fa interprete non solo del punto di vista musicale ma anche di una parola specifica, quella lì, messa lì con delle note. Lo posso dire perché, nell'interpretare i miei pezzi, da Parole parole a Non gioco più che sono tra le canzoni che ha interpretato con maggiore emozione, mi ha sempre stupito come riuscisse a intuire esattamente quello che volevo . Accadeva sempre così: io componevo la canzone, gliela facevo sentire e poi lei "se la metteva addosso", la faceva diventare sua, sempre con risultati grandi. (it) |