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Che spettacolo offre al filosofo e all'uomo sensibile il magnifico ospedale degli incurabili!
Nessuno di questi novecento infelici, stesi, o meglio incatenati, in letti di dolore, recupererà mai la salute!
Questi vecchi vivranno ancora e questi bambini soffriranno sempre!
Non ho potuto attraversare la distesa e il silenzio di questo palazzo del dolore senza rabbrividire.
Da un capo di una sala all'altro, sentivo un movimento e distinguevo un sospiro.
È praticamente impossibile che lo sguardo percorra questa folla di incurabili di tutti i mali, di tutte le età e di tutti i sessi, senza versare qualche lacrima su queste infelici vittime della vita.
A lato di questi sventurati che hanno perduto la salute, si vedono, in una sala vicina, gli sventurati che hanno perso la ragione. Così, ecco, nello stesso luogo, tutti gli scarti della specie umana. (it) |