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Bisogna distinguere il senso dell'umorismo dal senso del comico, ma io credo che a Levi appartenessero l'uno e l'altro. Lettore di Rabelais e di Folengo, sapeva divertirsi alle cose più grasse. Ma direi che il senso dell'umorismo gli era fortemente connaturato. Lo ricordò anche Massimo Mila addirittura nel necrologio. Un senso dell'umorismo che troviamo depositato nell'opera. Pagine della Tregua, pagine della Chiave a stella, pagine di tanti racconti delle Storie naturali e di Vizio di forma, i racconti fantastici, i meno studiati. (it) |