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Da Piazza Caricamento come da Via Gramsci, attraverso vicoli , anditi a volta, rampe di scale, si sale nel labirinto della vecchia Genova. Nel dopoguerra questo fitto mondo era il quartier generale dei contrabbandi piccoli e grossi; il colore dell'epoca, fortemente «neorealistico», non s'è ancora del tutto stinto, quasi fosse connaturato a queste mura e a questi selciati. «Sciangai» è il soprannome che è rimasto da allora a questo quartiere; ma più che l'Estremo Oriente è l'eterno Mediterraneo che qui si riconosce, negli scorci delle strade strette e in salita, nel crogiolo d'umanità e di merci che soprattutto nei portici di Sottoripa assume aspetti da bazar levantino. , pp. 2405-2406) (it) |