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Oggi vorrei continuare a lavorare nel modo più libero e incisivo possibile, ma non sono sicuro che riuscirei a farlo in Sudafrica, dove sarei sottoposto a troppe pressioni e mi sentirei troppo lontano dai centri mondiali della cultura. Quello che per anni è stato un esilio forzato è diventato ormai una filosofia di vita, un modo di essere libero, impegnandomi ai margini, opponendomi al centro, ad ogni egemonia ed ortodossia. In fondo, pur restando attaccato alle mie origini africane, ho la coscienza di vivere in un contesto che è più largo della sola Africa. È per questo che, dopo aver concluso un libro di saggi sulle mie esperienze passate, mi dedicherò soprattutto all'invenzione, attraverso la poesia e la pittura. (it) |