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Come dicevo il 3 novembre 1982 agli universitari di Madrid: "Uomini e donne che rappresentate la scienza e la cultura, il vostro potere morale è considerevole. Potete insieme, grazie al vostro prestigio, ottenere che il settore scientifico serva innanzitutto la cultura dell'uomo e che egli non sia mai utilizzato per la sua distruzione". Si pensa spontaneamente ai pericoli dell'energia nucleare. Scatenando la potenza atomica, i ricercatori sono stati da parte loro all'origine di una crisi morale senza pari nella storia, come ho sottolineato ad Hiroshima. All'Unesco, ho insistito sul fatto che l'avvenire dell'uomo e del mondo era minacciato radicalmente, a scapito delle intenzioni degli uomini di scienza, se si utilizzassero le loro scoperte per dei fini distruttivi. Da questo alto luogo di cultura, ho lanciato anche un appello solenne agli scienziati perché aiutassero l'umanità alleando la coscienza alla scienza, facendo rispettare il primato dell'etica badando che la scienza sia al servizio della vita e dell'uomo . La tutela della pace tra i popoli è primordiale, e noi speriamo che la testimonianza di numerosi capi religiosi, che hanno pregato ieri ad Assisi per la pace, contribuisca da parte sua a instaurare questa pace che è anche un dono di Dio. (it) |