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Per me questi balli costituivano un tormento, in cui la solita timidezza entrava solo in parte. Era la falsa posizione a torturarmi; sapere di essere considerato ancora un fanciullo, e tuttavia essere costretto a prendere parte ad un avvenimento fatto essenzialmente per i grandi, sentire che tutti gli adulti presenti si comportano con ironica gentilezza fingendo di trattarti per quello che non sei. Anche gli adulti, immagino, troverebbero insopportabile una festa senza l'attrazione del sesso e dell'alcool; e pretendere che un ragazzino che non può né flirtare né bere si diverta a piroettare su un pavimento di marmo fino alle prime ore del mattino, è cosa che supera le mie capacità di comprensione. (it) |