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Una vera letteratura ci può essere soltanto là dove la fanno non dei funzionari diligenti e benpensanti, ma dei folli, degli eremiti, degli asceti, dei ribelli, degli scettici. E se lo scrittore deve essere assennato, se deve essere cattolicamente ortodosso, se deve essere oggi utile, se non può fustigare tutti come Swift, se non può sorridere di tutto come Anatole France, allora non c'è una letteratura bronzea, ma c'è soltanto una letteratura cartacea, giornalistica, che oggi si legge e domani servirà ad avvolgere il sapone da bucato. (it) |