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L'esercito assicurava al fascismo il suo appoggio nelle contese civili e ne avallava la politica di prestigio, permettendo al regime di indossare una maschera bellica e di tentare un ruolo internazionale assai superiore alle possibilità del paese. L'accordo funzionò perfettamente per la politica interna, ma il conflitto mondiale mise a nudo le illusioni e i bluff su cui si basavano la politica militare e la politica di grandezza dell'Italia fascista: esercito e regime si erano arrampicati nel vuoto, fidando ognuno nella contro-assicurazione dell'altro, cioè nella propaganda anziché nella sostanza. (it) |