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È, Gullo, un poeta raffinatissimo, suasivo, giocoso e ironico, avventuroso e amoroso, ma, in fondo, con il ritmo agile, e profondo al tempo stesso, della "divina malinconia" del cuore. Sfarzo d'inesistenza, nella vicenda di due anni, narra ed evoca due estati di mare, di luce, di presenze rapide e argute di corpi amorosi, con l'aggiunta, a tratti, di memoria e di racconto di luoghi paesani, non tuttavia proposti come descrizioni realistiche, ma piuttosto come fulminee e gioiose esperienze d'infanzia o come visioni un poco fantastiche, in quanto partono dal nome per giungere fino alla sicura musica del sogno preziosissimo della parola. Tutta la raccolta di Gullo si svolge in tanto fervore di immagini, di segni di vita, di piacere della descrizione della stagione della piena creatività dell'anima, sempre. Mare, estate, baci sono le allegorie supreme del valore e della persistenza del tempo, per il tramite di una poesia essenziale e sicura. Così il trascorrere delle ansie del cuore viene superato dalla musicalità e dalla giocosità della parola. È un risultato poetico davvero raro di trionfale conquista della poesia. (it) |