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I limiti che ci definiscono come gruppo sociale devono essere costruttivi o cautelativi, non intenzionalmente distruttivi, se devono avere un significato collettivo sano, se l'offesa di una vittima deve essere letta come un'offesa alla società nel suo insieme, in forza della nostra umanità comune. La giustizia non deve soltanto essere fatta, deve anche essere vista. La giustizia non deve cercare una soddisfazione privata, ma deve rafforzare pubblicamente l'impulso salvifico della società di imparare. Se c'è giustizia, ci può essere speranza, anche di fronte a una divinità apparentemente bizzosa. (it) |